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Eternit lungo il fiume!

Di Stefano Lucacchini pubblicato il 17/05/09

DELITTI VERSO L’AMBIENTE

 

Frequento assiduamente i collettori laterali del Fiume Versilia,  in autunno-inverno alla ricerca di qualche luccio, e in primavera-estate per i Black-Bass. In queste mie uscite di pesca ho notato nei pressi del cancello dell’idrovora sita vicino al ponte dell’autostrada  al termine di via Matteo Civitali, una catasta di materiale posta vicino al  piccolo corso d’acqua, incuriosito mi sono avvicinato , e ho avuto la possibilità di verificare che si trattava di eternit, materiale altamente inquinante contenente amianto, che naturalmente andrebbe smaltito in apposite discariche dopo particolari trattamenti da parte di ditte specializzate.  Non mi stupisce più oramai l’inciviltà e la totale mancanza di coscienza civica dei miei concittadini, infatti più di una volta mi sono trovato a pescare nei torrenti dell’entroterra Versiliese  vedendo usare il corso d’acqua come discarica a cielo aperto, puliture di giardino, sacchetti colmi di spazzatura, scarti di marmo, che venivano gettati incuranti dell’atroce danno all’ambiente, ma anche di chi sta in quel momento pescando, tanto che più di una volta mi è capitato di vedere scarti di marmo (cocciame) gettato, dalle varie ditte di marmo site sulle sponde del fiume a pochi metri da me, o in centro a Ruosina dove dalle abitazioni sovrastanti alcuni indigeni tranquillamente, come forse da generazioni fanno, gettavano i loro rifiuti in acqua. Ma non è tutto, se vi capita di percorrere il fiume od alcuni corsi d’acqua laterali, suoi affluenti, avrete la possibilità di osservare molteplici scarichi civili ed a volte anche industriali che tranquillamente riversano sostanze, a volte maleodoranti, schiumose o di color marroncino o biancastro nelle “limpide” acque. Io mi stupisco ancora di queste cose (fortunatamente), mi lasciano ancora sconcertato i comportamenti di inciviltà dei miei concittadini, non riesco a capacitarmi del perchè tutti noi dividiamo la spazzatura cercando di aiutare l’ambiente con la raccolta differenziata e vedo la mattina presto alcuni miei vicini che caricano il bagagliaio della loro autovettura con capienti sacchi neri per poi percorrere alcuni chilometri in cerca di un cassonetto pur di non accettare di sottostare alle regole civili, o ancor più mi indigna e  mi disturba  che le serate Versiliesi vengano disturbate dal rimbombo dei tamburi che si allenano per il piccolo Palio cittadino, incuranti delle normative dell’inquinamento acustico. Il vedere quell’ eternit accatastato nel verde vicino a quella piccola risorgiva, ha superato ogni limite di sopportazione. Nelle foto allegate potrete vedere alcuni cartelli su cui sono riportate le regole per chi voglia fruire degli argini del fiume, non riesco a capire il danno che possa arrecare un cavallo al passo od al trotto, ma non riesco neanche a capire perchè sia stato costruita una barriera con scalini su un terreno a livello della strada, in pratica hanno fatto un piccolo muro in sasso con scalini impraticabili per anziani o bambini, ma a quale scopo?, una dannosa barriera a proteggere il nulla. Chi ama gli animali ama anche la natura, la vive, la rispetta, eppure per coloro che hanno studiato queste regole, un cavallo è molto più invasivo e dannoso di un trattore per il taglio dell’erba che nei periodi di schiusa delle uova dei vari pennuti, percorre gli argini ed i sottoriva distruggendo tutto ciò che vi si nasconde compresi nidi, uova e pulcini. Motorini ed autovetture scorrazzano tranquille su i bordi del fiume, incuranti dei divieti accedendo da cancelli che tranquillamente rimangono aperti, tanto che permettono di smaltirvi anche rifiuti tossici. L’unico modo per evitare tali delitti sarebbe quello di punirli con pesanti ammende pecuniarie,  forse allora potremmo fruire di una natura più sana e pulita.


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