Di marco de biase pubblicato il 07/06/19
Nella scorsa pubblicazione sul blog di Pescaloccasione abbiamo affrontato la meravigliosa Oasi di San Giuliano in Basilicata. Oggi torniamo a parlare di pesca in acqua dolce, concentrandoci su uno spot dell'arco alpino particolarmente rinomato, che ha un'omonimia con un torrente della Basilicata (potrà sembrarvi fatto di proposito, ma è solo un caso). Vi presentiamo il meraviglioso Torrente Noce in Trentino: corso d'acqua fantastico, dalle mille sfaccettature, patria ideale per i pescatori a spinning, mosca e perchè no... anche per i trotaioli al tocco! Facciamo quindi le valigie, mettiamoci dentro gli artificiali, canna e mulinello e partiamo alla scoperta del Noce.
Il Noce è, assieme all'Avisio, tra i principali torrenti del Trentino. Nasce in Val di Pejo, quindi prosegue il suo corso attraversando la Val di Sole, entra nella Val di Non dove è sbarrato dalla Diga di Santa Giustina e dal Lago di Mollaro. Successivamente continua la sua corsa verso valle, incontrando la Piana Rotaliana ed, infine, il fiume Adige, diventandone immissario con un importante tributo d'acque. Come si può immaginare, il carattere del Noce muta a seconda delle pendenze: stretto e impetuoso, poi veloce ma più largo, infine sbarrato dall'uomo, lento, con sponde ampie, accessibili comodamente, ed infine nuovamente impetuoso per via di una centrale idroelettica che periodicamente rilascia molta acqua durante le operazioni di produzione d'energia. Insomma, tanti volti, molteplici lati di uno stesso torrente che offre diverse possibilità ai tanti turisti che in estate vogliono confrontarsi con avversari di tutto rispetto come trote marmorate, fario e temoli.
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