Di Luca Quintavalla pubblicato il 11/01/10
Perché così tanti pescatori si avvicinano alla pesca del black bass?
Beh certamente per la difesa spettacolare di questo predatore una volta allamato, per gli attacchi fragorosi in superficie durante le torride giornate estive, ma credo che molti si avvicinino a questo splendido pesce per la varietà di tecniche, esche, soluzioni con cui è possibile insidiarlo.
Una di queste tecniche, che a mio parere è anche la più versatile, è il pitching.
A mio parere questa "presentazione" è un'arma micidiale per catturare bass in tutte le situazioni, in tutte le acque e in qualsiasi periodo dell'anno
Ho visto praticare questa tecnica, per la prima volta,diversi anni fa in una delle mie prime uscite in barca sui laghi di Mantova, il mio compagno di pesca eseguiva,a ridosso di ostacoli affioranti,un lancio estremamente preciso e silenzioso,che mi ha colpito subito per la bellezza e per la naturalezza con cui veniva effettuato.
Inutile dire che me ne sono innamorato subito,facendola diventare,la mia tecnica preferita.
Sono passati ormai più di 10 anni da quel giorno e il pitching, per me, resta in cima nella mia personale classifica delle tecniche di pesca al bass più belle, variabili e catturanti!
Ma cos'è il pitching? Il pitching è una tecnica di lancio apparentemente semplice, che consiste nel presentare la nostra esca in modo silenzioso e discreto,a ridosso di ostacoli affioranti(canneti,pontili,rami ecc.), o sommersi ( relitti, piloni di ponti, macerie ) rimanendo a debita distanza dall'ostacolo.
La distanza "di sicurezza"dalla struttura che vogliamo pescare, in questa tecnica può variare dai 3 ai 10/15 mt, al di sotto si parla di flipping,che è bene tenere in mente, si tratta di una tecnica ben diversa dal pitching, seppur simile, con caratteristiche specifiche e attrezzatura dedicata.
Nel flipping, infatti, l'esca si presenta DENTRO all'ostacolo, mentre nel pitching a ridosso.
Ma torniamo al pitching, questo range di distanza varia in base in base a due fattori : trasparenza dell'acqua e profondità dove vogliamo insidiare i pesci.
Spesso la trasparenza dell'acqua ci obbliga a tenerci lontano dalle strutture che vogliamo pescare, il bass ha una vista molto acuta e la nostra presenza, soprattutto se si pesca dalla barca, lo può spaventare e renderlo sospettoso e apatico; il pitching ci permette questo,cioè un lancio a ridosso della tana del bass, ma senza che lui ci veda, quindi in questi casi è bene tenersi distanti e cercare il più possibile un ingresso in acqua dell'esca molto silenzioso.
Per quanto riguarda la profondità, capita spesso di trovare livelli bassi con pesci non attivi a ridosso della riva, ma che tendono ad alimentarsi sullo scalino o nei pressi di alberi caduti verso il centro del lago o fiume che sia.
In questo caso concentreremo i nostri lanci in acqua più profonda, con lanci a media distanza.
Una delle caratteristiche principali di questa tecnica è il lancio.
Il lancio nel pitching è una caratteristica ben definita che ci fa riconoscere questa tecnica a prima vista.
Quello più comune è quello a pendolo o da sotto, è sicuramente il più silenzioso,consiste nel tenere l'esca nella mano sinistra ( destra per i mancini ), sbloccare la leva del mulinello,abbassare la canna sull'acqua ed effettuare il lancio dal basso indirizzando l'esca verso la zona dove vogliamo posare la nostra esca facendola ricadere nel modo più silenzioso possibile.
In pratica si effettua un lancio a pendolo,ma con l'esca che invece di partire libera sull'acqua, parte dalla nostra mano.
I passaggi principali da tenere bene in mente sono pochi ma importanti, l'esca deve viaggiare molto bassa sull'acqua per evitare incagli sulla vegetazione e per evitare rumori indesiderati in fase di ingresso in acqua, dobbiamo gestire l'uscita del filo tenendo sempre il pollice a sfiorare la bobina , per evitare parrucche e per evitare che l'esca tenda a salire a metà del lancio con conseguente perdita di efficacia dello stesso, infine cercate di stare con il corpo rivolti verso la zona di lancio, non piegatevi lateralmente, non fate partire l'esca dai lati del corpo ( a meno di qualche caso particolare che poi vedremo), ma fatela partire dal centro, dovete immaginare che la canna sia la diretta estensione del vostro braccio e voi posiate l'esca con le mani.
Un altro lancio tipico del pitching è il rolling cast o lancio laterale, questo lancio è ottimo nella media lunga distanza e consiste nel partire con la canna in posizione laterale, far roteare l'esca in senso orario caricando così la punta della canna, e alla fine del cerchio lanciare l'esca nel punto desiderato.
E' una tecnica particolare e non di facile apprendimento senza la dovuta pratica, spesso è legata allo skipping, cioè la capacità di far saltellare l'esca sull'acqua durante il lancio per raggiungere punti nascosti mantenendo distanza da riva e silenziosità, in questo caso è utile la partenza con l'esca laterale al corpo per dare più forza al lancio e skippare meglio, ma consigli a chi inizia a pescare a pitching il classico lancio a pendolo per poi passare a lanci più mirati e particolari.
L'inconveniente di questi ultimi 2 tipi di lanci, skipping a parte è la rumorosità più elevata,è semplice dedurre che l'esca,partendo da un'altezza maggiore,farà più rumore entrando in acqua,problema quasi inesistente per il lancio da sotto, ma come pregio hanno la possibilità di lanciare a distanze ben maggiori e con una buona pratica vedrete che anche l'ingresso in acqua dell'esca diverrà decisamente migliore.
Ora che abbiamo capito la differenza tra un lancio e l'altro parliamo di esche.
Il discorso è molto semplice:possiamo fare pitching con tutto ma, senza dubbio, il jig e la gomma in generale ( tube,grub,plastic worms ) , sono le tipologie di esche regine per la tecnica del pitching; infatti riuscire a presentare un verme, un tube,un gambero vicino ad un ostacolo, cioè un potenziale riparo per il bass, in modo silenzioso e preciso....non ha paragoni e le percentuali di catturare bass soprattutto di taglia notevole aumentano sensibilmente.
Un'esca che amo molto e che mi ha e mi sta regalando tutt'ora ottimi risultati è il jig, di tutte le grandezze e di tutti pesi, in particolare 3/8 oz.e ½ oz. in base alla profondità dell'acqua e al periodo dell'anno.
Lo recupero a saltelli continui nel caso monto trailer vibranti tipo double tail grub e con frequenti pause se monto trailer tipo gambero, il jig è un'esca molto versatile che uso tutto l'anno ma in particolare a inizio stagione, in autunno e in estate quando il bass mangia in profondità.
Preferisco colori scuri come black e blue in acque medio velate, mentre in acqua chiare cerco di usare una tinta più vicino al colore del fondo tipo brown, green pumpkin o che imita il colore del gambero.
Importantissimo per la pesca del jig è l'antialga che spesso va spuntato per evitare spiacevoli slamature o ferrate a vuoto e lo skirt che nei jig di grosse dimensioni va accorciato per dare più risalto al trailer.
Parliamo di gomma, altro cavallo di battaglia del pitching, i plastic worm da 5 o più pollici perfettamente animati sono letali, il loro movimento sinuoso in caduta attira il bass così come le creature i tube e i grossi grubs.
Anche qui il recupero lo effettuo o a saltelli o a strisciare l'esca sul fondo, dipende dall'attività del pesce, stessa idea come i jig per i colori, acqua velate o torbide colori scuri come nero, viola e blue con acqua medio chiare colori naturali, su tutti green pumpkin e watermelon.
Altre esche che meritano due parole sono lo spinnerbait e gli shallow crankbait, entrambe esche rigide che recuperate a bordo degli ostacoli possono regalare grandi soddisfazione soprattutto in acque velate.
Gli spinnerbait di grosse dimensioni con palette che producono molte vibrazioni e lampi di luce sono ottimi cercando di fargli colpire il maggior numero di ostacoli possibili e gli shallow crank con colori vivaci recuperati veloce con pause dopo aver colpito un ostacolo sono per me tecniche molto redditizie in caso di bass attivi o sospesi.
Parliamo ora di attrezzatura, canna e mulinelli:
L'attrezzatura ideale per questa tecnica dovrà essere discretamente potente,canne da casting dai 6'6" ai 7'vanno benissimo,potenze di lancio dall'1/4 o 3/8 oz. fino a 3/4 oz. o all'oncia di peso, azione medium heavy o heavy per i grossi jig, faranno al caso nostro.
La canna è molto importante, dovrà essere sensibile e con vettino morbido per precisione nei lanci, ma allo stesso tempo potente in fase di ferrata e recupero del pesce, inoltre la canna è un attrezzo molto particolare, io preferisco usare canne lunghe per la mia conformazione fisica ( sono 1.90 mt. ) quindi mi oriento sulle 7', ma non è una regola, la canna è un attrezzo molto soggettivo.
Altro elemento fondamentale per la pesca a pitching per me è il filo, le sue caratteristiche per questa tecnica devono essere : sensibilità, mimetismo, resistenza al nodo e all'abrasione anche in diametri ridotti.
La mia scelta cade sul fluorocarbon, questo tipo di filo ha tutte le caratteristiche elencate sopra, quindi lo metto al primo posto come fattore decisivo per questa tecnica, i diametri che uso sono dalle 14 alle 16 libbre, dipende dall'attività del pesce e dal tipo di strutture che vado ad insidiare.
Infine i piombi, anch'esso fattore determinante, uso il tungsteno perché a parità di grandezza ha un peso molto maggiore del piombo, quindi posso usare piombi di dimensioni ridotte e non alterare il movimento dell'esca, inoltre l'estrema durezza di questo materiale trasmette molte più vibrazioni del classico piombo che abbinato al fluorocarbon mi permette di sentire anche le mangiate più subdole e sondare i fondali per capirne la consistenza.
Ciao a tutti, catch a big one e catch & release forever.
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