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Il ritorno del Monster Pike

Di Samuele Maffei pubblicato il 19/02/10

Undici novembre 2009, giorno perfetto per insidiare qualche luccio nelle acque del lago Turano. L’appuntamento era alle sei e mezza del mattino con il nostro caro amico Duilio.

Preparammo la nostra Porta Bote (una barca richiudibile) e, caricata tutta l’attrezzatura, iniziammo a navigare verso le grandi rocce che cadevano a strapiombo sul lago.

Montai sulla mia canna un jerk bite dai colori verde e nero mentre mio padre innescò una montatura Mort Maniè. 

Duilio intanto con la sua Mariposa si era allontanato e stava pescando dentro delle gole più interne utilizzando anche lui la tecnica del morto manovrato.

La giornata era completamente serena senza la presenza di nuvole.

Dopo una serie di lanci ecco che il primo esocide attacca il piccolo pesce morto. 

Un combattimento “all’ultimo sangue”mise a dura prova la lenza di mio padre. Il luccio entrò a guadino. Non era enorme ma comunque un bellissimo esemplare.

Duilio da lontano ci fece un  cenno per farci capire che anche lui aveva preso un bel luccio.

Ci avvicinammo con la barca per vederlo da vicino e quando ci accostammo a lui ancora si trovava in fase di combattimento. Proprio nel momento in cui arrivammo il luccio slamò.

Duilio si arrabbiò moltissimo perché era convinto si trattasse di un esemplare di grosse dimensioni. Mio padre mi disse di concentrarmi sulla pesca perché in quel momento i lucci si erano mossi per cacciare. Bisogna approfittare dei momenti in cui gli esocidi decidono di cacciare perché si possono avere molti attacchi nel giro di poco tempo. E quando si muovono quelli grossi bisogna essere ancora più concentrati.

Nella mia mente ritornò il pensiero di quando catturai il mio primo Monster Pike e di tutte le emozioni che mi aveva dato. Era tanto tempo che non affrontavo un gigante, nonostante avessi catturato diversi lucci da allora. Avevo dentro di me una voglia pazza di poter avere di nuovo un duello con un Pike da sogno.

Il lancio “vincente” lo feci verso grande roccia vicino ai piloni del ponte.

Il luccio attaccò a galla l’artificiale con molta grinta dandomi degli enormi strattoni.

Ferrai velocemente perché sapevo che avrebbe mollato appena si sarebbe accorto che stava mordendo un’imitazione di pesce. Aprii immediatamente la frizione per evitare la rottura.

Il luccio si dirigeva verso il centro del lago e noi lo seguimmo con la barca. Mio padre mi raccomandò di tenere sempre in tensione il filo, avava intuito che questa volta avevamo a che fare con qualcosa di molto grosso. Arrivammo dritti verso il punto dove il luccio si era inabissato. Cominciai a recuperare  verticalmente. Quando il luccio salì quasi sul pelo dell’ acqua mi agitai molto vedendo che era effettivamente enorme, aveva due grandi occhi che mi fissavano e una bocca esageratamente grande dalla quale penzolava il Jerk.

Dentro quella bocca poteva starci tutta la mia testa!

Comunque riuscii a stare calmo ricordandomi le raccomandazioni di mio padre. 

Portai quel pesce verso le mani di mio padre che lo issò in barca non senza fatica.

Avevo catturato un altro Monster Pike e provai una gioia indescrivibile che ancora oggi ricordo perfettamente. Mio padre mi fece pochi scatti fotografici e subito dopo ci affrettammo a liberare quel bellissimo esemplare per lasciarlo andare verso il cammino della sua vita.

 

Rig e rig…

Per insidiare i grossi lucci si possono usare diverse tecniche:

-pesca a spinning con l’ utilizzo di artificiali che possono essere:

jerk bite: imitazione di un pesce di grandi dimensioni con colori molto attraenti. È usato anche per la pesca al siluro

chubby: imitazione di pesce in gomma con una testa di piombo dove è innestato un grande amo. Riesce a pescare a grandi profondità.

Bulldog: imitazione di pesce in gomma di lunghezza di 70-80cm 

Rapala : classico pesce di plastica che lavora molto bene a mezz’acqua.

Mort maniè:pesca con un pesce morto(persici-scardole ecc.) innescato in una particolare “gabbietta”che con i giusti movimenti imita un pesce ferito. Raggiunge anch’esso grandi profondità


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