News

La barchina 3 - La prima trota

Di Federico Bastianini pubblicato il 10/05/07

Dopo aver trovato un sistema abbastanza redditizio per pescare i Black Bass al lago del Vannucchi (non Ighli), ho sempre sognato di riuscire a pescare anche una trota con la mia barchina elettrica radiocomandata.
All’inizio ho pensato che per prendere una trota con la mia barca sarebbe stato sufficiente andare a pesca in un laghetto dove di trote ce ne fossero in abbondanza, ma mi sbagliavo.

Continuando infatti ad usare, nella vastità e profondità del lago dell’Accesa, la stessa lenza che avevo usato per i persici trota al poco profondo Lago del Vannucchi, dopo due giorni di pesca senza nemmeno un’abboccata, ho capito che un lago grande e molto profondo come quello dell’Accesa non era adatto a quella attrezzatura e nemmeno alla mia piccola Barchina. Mi serviva un laghetto non troppo grande, ma dove si potesse manovrare la barca agevolmente, non più profondo di 8 metri, con molta vegetazione e soprattutto che avesse una zona meno profonda del resto del lago dove si potessero nascondere le trote. Ho capito che il modo migliore per pescare le trote con la Barchina era con le camole perché, non solo sono molto appetite dalle trote, ma vengono attaccate anche quando non si muovono (o quando vengono mosse molto lentamente), cosa che non avviene con cucchiaini, Grub o pesci finti. Ho aumentato pure la distanza dall’amo al galleggiante e ho diminuito quella dalla torpilla all’amo perchè la camola non potesse tornare verso la superficie.

POL Junior Tecniche di pescaLa nuova lenza era così composta oltre che dal solito galleggiante arancione da 10 gr, dal finale con amo n 8 e da una torpilla da 7 gr per far affondare l’esca il più possibile. Il caso ha voluto che una domenica avessi una gara di pesca pratica ad un laghetto vicino Gavorrano, quindi ho deciso di andare a provare il campo gara, qualche giorno prima, con il mio amico Alessandro. Non solo abbiamo pescato decine di bellissime carpe a specchi e pesci gatto ma ci siamo anche accorti che c’era un gran numero di trote, di cui, alcune, anche di taglia.

Sapevo che il momento migliore per pescare le trote a recupero era con i primi caldi primaverili e quindi ho invitato mio cugino Giacomo a pescare con la Barchina in questo nuovo posto.
Lui ha accettato volentieri e il 5 Aprile mia Madre ci ha portato sul posto.
Attacchiamo la lenza alla barca e, conclusi i preparativi di rito, metto la barca in acqua.
È una bellissima giornata primaverile, piena di sole, e sul lago soffia il giusto vento trasversale per la nostra pesca. Mentre mio cugino pilota, io, come al solito, riprendo la scena.POL Junior Tecniche di pesca

Sia io che mio cugino siamo andati al laghetto molto fiduciosi di riuscire a prendere una trota ma dopo circa mezz’ora di passaggi a vuoto il nostro morale è sotto le suole della scarpe, anzi, per essere precisi, degli stivali. Basta però una attimo per farci tornare il sorriso e la speranza.
Mente Giacomo pilota la barca in una zona meno profonda e più ricca di vegetazione del lago, qualcosa dà uno strattone alla lenza e fa traballare il galleggiante, Giacomo prontissimo ferra subito con una “sgassata” ma non succede nulla, falsa partenza?
POL Junior Tecniche di pescaE invece no: il pesce abbocca una seconda volta, mio cugino accelera di nuovo ma nemmeno questa volta il pesce si allama. Incredibilmente la trota abbocca per la terza volta consecutiva, Giacomo ferra più deciso che mai ma il risultato è lo stesso. Il morale adesso è alle stelle.
Portiamo immediatamente la barca a riva, cambiamo la camola, completamente spappolata dalla trota, e ripartiamo. Ed ecco che, dopo pochi minuti, vicino a dove aveva gia abboccato la trota, il galleggiante va completamente sotto, Giacomo dà una ferrata di motore e questa volta il pesce si allama. È agganciata!

POL Junior Tecniche di pescaIl pesce tira la barca verso le canne, ma mio cugino, che pilota la barca, riesce a far allontanare la trota dalle canne ed a portare a riva la barca, io mi precipito a prendere il filo e inizio a recuperare. Quando il pesce è orami vicino capisco che è una trota iridea e la guadino senza problemi. Altri pescatori intanto assistono increduli alla scena. Slamata la trota la peso con la mia bilancia elettronica, 330 gr: come inizio non è niente male.
In seguito abbocca anche una trota probabilmente più grossa ma purtroppo, dopo aver portato sott’acqua il galleggiante per alcuni secondi, strappa via l’esca e noi restiamo con un pugno di mosche. È stata una giornata stupenda non solo per aver catturato la prima trota con la nostra barchina radiocomandata ma anche perché ci siamo davvero divertiti come matti.

Scarica e guarda il video in formato .wmv (Peso: 3,9 Mb)


FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Collabora


Ti potrebbero interessare anche: