Di agostino zurma pubblicato il 09/09/13
Uno…. due… tre… eccolo, appare il nostro colorito segnalino, ci siamo, questo è il punto esatto. Quante volte nella nostra esistenza di carpisti abbiamo “numerato” le varie profondità del fondale che andavamo di volta in volta ad affrontare. Si è vero, l’era dei barchini radiocomandati ormai ha preso vita da tempo, ma vuoi l’impossibilità di utilizzarli in tutte le cave o la mancanza di ecoscandaglio e vuoi la precisione che il “plumbling” garantisce ci impedisce di abbandonare questa originale pratica .E’ essenziale ricorrere a questa caratteristica tecnica per ricercare i migliori settori e ricavarne così le informazioni necessarie a poter svolgere una corretta azione di pesca. Il plumbing altro non è che l’applicazione di una metodologia che ci permette la misurazione del fondale in modo meccanico e permette di individuare quelle variazioni di profondità che identificano le posizioni migliori da sfruttare.
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