Di Mauro Pitorri pubblicato il 30/06/10
Il tempo scorre via sfumando i miei pochi capelli di grigio, segnando con il suo fluire nuove riflessioni e stili di vita, questo suo “plasmare” però si ferma nel momento in cui ritornano alla mente pensieri legati a luoghi che hanno lasciato in me “uomo pescatore” ricordi indelebili.
Il lasso temporale sparisce e nella mia attualità tutto ritorna presente, fresco e privo di tempo.
Il lago di Rascino è uno dei pochi luoghi che ancora oggi riesce a trasmettermi sensazioni forti anche contrapposte fra loro, un luogo dove sembra che il tempo fluisca lentamente, scandito solo dai ritmi di una natura selvaggia e intatta, dove il mutare delle stagioni “spoglia e veste” di colori un’altopiano, luogo in cui le acque del lago dalla irregolare forma si snodano in un bizzarro abbraccio.
Questo splendido lago si trova circa 1150 metri sul livello del mare, situato nel comune di Fiamignano nella provincia di Rieti, con un'estensione di circa due chilometri quadrati, con una profondità media che varia tra tre metri e un metro, questa caratteristica è dominata principalmente dall’andamento delle precipitazioni nevose e piovose, perché di fatto il lago non è alimentato ne da sorgenti ne da immissari, inoltre tutto l’altopiano è caratterizzato da un accentuato carsismo che di certo non aiuta il lago a mantenere un livello d’acqua importante in periodi di siccità.
In questo luogo l’inverno è duro con la neve che tiene a sè il paesaggio circostante in un candido bianco, il lago ghiaccia completamente liberandosi da questa “morsa” solo in primavera.
Questa stagione dei risvegli, per ragioni di altitudine si appropria tardivamente dell’altopiano, ma quando arriva a farlo fa assumere a tutto il contesto colori di rara bellezza, caratterizzando il lago da un fitto canneto palustre e da livelli di massimo invaso.
I colori sono forti, brillanti, unici in questo contesto ambientale ineguagliabile, dove ancora la natura la fa da padrone, il verde intenso dei prati si fonde con imponenti montagne ricoperte da faggete secolari interrotte di tanto in tanto da radure, dove la roccia ricoperta da sporadica vegetazione mostra tutta la grandezza e la forza di questo paradiso che arriva fino a 1800 metri di quota.
Il lupo, il falco pellegrino, le starne, le pernici, il capriolo, il cervo, il cinghiale, la lepre e esemplari di aquila reale trovano in questo luogo un ambiente ideale dove stanziare, unitamente ad animali di passo come quaglie, beccaccini, beccacce, croccoloni, colombacci, anatidi, tordi, cesene, e aironi cenerini che scelgono l’altopiano di Rascino per sostare durante l’emigrazione.
L’altopiano di Rascino ha visto insediamenti umani fin dalla preistoria, popoli Romani e medioevali hanno abitato e lasciato tracce della loro quotidianità.
Resti di un castello risalente al XIII secolo sono tuttora visibili su un poggio che domina la grande pianura che ospita il lago, l’uomo oggi abita stagionalmente questo altopiano con piccoli e isolati rifugi, alcuni dei quali adibiti a ristorazione agrituristica ma, essenzialmente questi caseggiati rimangono in uso a cacciatori e pastori.
Portate dall’uomo con l’arrivo della bella stagione fino alle porte dell’inverno, le greggi di pecore e le mandrie di mucche accompagnate da cavalli, nel loro pascolare sono gli unici rumori che rompono la silenziosità di questo maestoso luogo.
Il lago per la pesca sportiva e parte di questo territorio per la caccia è gestito da un’azienda faunistica venatoria “Castello di Rascino”, associazione che principalmente si occupa di caccia ma, che negli ultimi anni ha profondamente creduto e speso risorse anche per la pesca sportiva in particolare nel carpfishing e nello spinning.
Per quanto riguarda il carpfishing, questa associazione ha predisposto cinque postazioni su prenotazione, tutte di facile accesso, dove viene consentito di arrivare sulle stesse con le autovetture per le sole operazioni di carico e scarico materiale, dopodiché i veicoli devono essere condotti e lasciati in appositi spazi segnalati.
Per quanto riguarda la pesca, il lago va affrontato con molte attenzione specialmente sotto l’aspetto tecnico, le sue dimensioni non propriamente estese non debbono assolutamente lasciare facili intuizioni o entusiasmi, perché per alcune particolari caratteristiche come la conformazione del fondale che nonostante non abbia variazioni di livello importanti, nasconde in se diverse caratteristiche.
Zone di fondo melmoso e morbido si alternano a estensioni di strati importanti di erbe che non si scorgono in superficie, insidie davvero pericolose per una corretta presentazione dei terminali.
Il canneto palustre che principalmente occupa la parte più aperta e estesa di acqua del lago, quando raggiunge la sua maturità vegetativa si pone come un grande rifugio per le carpe da dove è difficile riuscire ad avere la meglio su di loro.
Nel contesto generale il lago non è avaro di catture, con pesci anche di bella taglia, il carpista attento deve assolutamente saper leggere un lago che cambia in base alle condizioni climatiche e stagionali, chi visiterà questo altopiano riconosciuto e fregiato dalla comunità europea come SIC (sito di interesse comunitario), deve avere la consapevolezza di essere in luogo unico dove la natura
seppur imponente e forte è legata a sottili equilibri che vanno rispettati; non sottovalutate mai l’altopiano, non sentitevi padroni, eventi naturali come i temporali e le nevicate possono veramente fare paura, pertanto i bivacchi devono essere di assoluta qualità e ben picchettati al terreno, portare sempre anche nella stagione estiva capi caldi di abbigliamento, cosa di fondamentale importanza da sapere che nella grande spianata che ospita il lago vi è la totale assenza di segnale per qualsiasi gestore di telefonia mobile.
L’altopiano di Rascino offre al visitatore scenari naturali unici, che con la loro bellezza e profondità riescono a donare un senso di libertà e pacatezza nella mente, gli occhi non finiranno mai di guardare una natura prorompente dai profumi delicati che inebriano i sensi, le specialità prodotte dai pastori che colgono con i loro greggi le risorse intatte di questo territorio hanno sapori di altri tempi, entrate in questo luogo in punta di piedi e soggiornatevi nello stesso modo con la consapevolezza di essere arrivati “nell’ultimo paradiso”.
Mauro Pitorri
Come arrivarci:
E’ essenziale raggiungere la S.R. 578 Salto Cicolana. Per chi proviene dal sud e dal versante Adriatico, da Roma sud e Roma Est, può farlo tramite l’Autostrada A/24. Per chi proviene dal nord arrivare a Terni e percorrere la SS79 Terni-Rieti fino all’uscita Rieti Est. Da Roma nord tramite la SS4 Salaria. Una volta raggiunta la S.R. 578, per tutte le direzioni l’uscita è Gamagna. Seguire a destra le indicazioni per Gamagna - Fiamignano. Superate le frazioni di S.Agapito - S.Salvatore e S. Lucia di Fiamignano, si prosegue in direzione altopiano di Rascino. Dopo un po' la strada diventa sterrata ma abbastanza agevole da percorrere fino al lago.
REGOLAMENTO PESCA LAGO DI RASCINO
Le tecniche di pesca consentite sono carpfishing in postazioni definite e spinning in modo itinerante. L’accesso è a numero chiuso dietro prenotazione.
Il pagamento del corrispettivo di accesso al lago dà diritto alla pesca e all’utilizzazione delle strutture presenti. I signori pescatori sono tenuti al rispetto dell’ambiente, degli altri frequentatori e dei pesci presenti, oltre all’osservanza del presente regolamento che si considera accettato all’atto della prenotazione.
1. I posti di pesca vengono assegnati tramite prenotazione. La prenotazione dà diritto alla pesca nel posto assegnato per i tempi richiesti. Se un pescatore vuole effettuare un cambio di postazione deve richiederne l’autorizzazione al fine di evitare equivoci e disservizi.
2. I frequentatori devono tenere pulita l'area a loro assegnata e non devono abbandonare rifiuti sul luogo di pesca. Si prega di servirsi degli appositi contenitori distribuiti lungo la strada che porta al lago.
3. La pesca è consentita con 2 (due) canne per pescatore, l’angolo formato dai fili in pesca non deve superare i 60° (non si possono mettere canne di traverso sulle altre postazioni)
4. Sono obbligatori l’uso di guadino capiente e materassino di slamatura, l’uso di carp sack è consentito solo durante la notte per trattenere eventuali catture degne di foto ricordo. E’ sempre vietato trattenere Amur nei carp sack e qualsiasi specie di pesce durante il giorno.
5. La pesca nel lago è solo ed esclusivamente “catch & release” (prendi e rilascia).Tutte le catture devono essere immediatamente rilasciate, con tutte le cure del caso, dopo eventuali operazioni di pesatura e fotografia, è assolutamente vietato trattenere qualsiasi pesce tranne diverse disposizioni particolari. Il trattenimento delle catture porta all’immediata espulsione e al pagamento del pesce trattenuto al prezzo di 100,00€/Kg
6. Ogni pescatore può utilizzare un massimo di 4 (quattro) chilogrammi di boilies al giorno è severamente vietata la pasturazione con mais, arachidi e pasture sfarinate.
7. Il posizionamento di tende e vetture deve lasciare libero il passaggio, sono vietati l’accesso al lago e l’approntamento dei materiali nelle ore notturne
8. E’ assolutamente vietato: accendere fuochi, tagliare canneti e qualsiasi modifica all'ambiente per la preparazione del posto di pesca
9. Eventuali visitatori devono lasciare le auto nelle zone adibite a parcheggio e non disturbare l’azione di pesca.
10. Per quanto non espressamente descritto in questo regolamento le decisioni e le direttive della direzione sono insindacabili. Non si assumono responsabilità per atteggiamenti o atti lesivi nei confronti di terzi.
Il decesso di pesci dovuto a maltrattamenti o incuria porta all’immediata espulsione dal lago senza diritto di rimborso e al divieto di accesso a tempo indeterminato.
L’inosservanza del regolamento può portare all’espulsione immediata dall’area del lago senza diritto di rimborso e l’eventuale denuncia alle autorità competenti.
SONO ASSOLUTAMENTE VIETATI:
L’USO DI TRECCE MONTATE SUL MULINELLO (ALMENO GLI ULTIMI 60m DEVONO ESSERE IN NYLON)
SCHIAMAZZI NOTTURNI INGIUSTIFICATI
L’USO DI TENDE COLORATE IN TINTE VIVACI
LA TRASFORMAZIONE DELLA PROPRIA POSTAZIONE IN UN ACCAMPAMENTO POCO DIGNITOSO
L’ABUSO DI LUCI NOTTURNE NON STRETTAMENTE NECESSARIE ALLA PESCA
E’ ASSOLUTAMENTE OBBLIGATORIO
L’USO DI AMI SENZA ARDIGLIONE O CON ARDIGLIONE ACCURATAMENTE SCHIACCIATO
L’USO DI GUADINO DI ALMENO 100cm DI APERTURA
L’USO DI MATERASSINO BAGNATO PRIMA DI RIPORVI LA CARPA
Per maggiori informazioni
E-mail azienda: info@castellodirascino.it
Giorgio Valentini: 0746/53016
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