Di Articolo e fotografie di Marco Altamura pubblicato il 21/09/18
Rassicuratevi , non voglio assolutamente intrattenervi parlandovi di Casati Nobiliari , Baroni , Principi e quant’altro ne tantomeno annoiarvi a descrivervi la noiosa vita perennemente insoddisfatta di Teste Coronate ed affini . Il titolo dell’articolo si riferisce molto più semplicemente alla possibilità di catturare il nobile “ perca fluviatilis “ , al secolo Pesce Persico Reale , nelle pescose acque del Verbano in sponda piemontese . Questo simpatico predatore striato popola infatti le acque del lago Maggiore piemontese ancora in folte schiere , regalando al lanciatore , a scapito delle sue modeste dimensioni raggiungibili rispetto ad altri predatori lacustri, entusiasmanti combattimenti con esemplari che superano anche il chilogrammo di peso , palesando insospettabili doti di strenue combattente . Il periodo del grande caldo è purtroppo caratterizzato dalla scarsa attività predatoria di un po’ tutti i predatori presenti nei grandi laghi e , da una parte a causa del grande affollamento di turisti e bagnanti che si impadroniscono degli spots più promettenti, e dall’altra a causa delle elevate temperature che raggiunge l’elemento liquido , siamo costretti a concentrare la nostra azione di pesca nei periodi dell’alba e del crepuscolo , unici momenti durante i quali si possono avere possibilità concrete di successo . A nostra soddisfazione tuttavia vi è l’opportunità finalmente di pescare con attrezzature adatte ad uno spinning light e di conseguenza di godere di combattimenti veramente esaltanti ; abbandoniamo le canne potenti ed i mulinelli taglia 4000/5000 rivolti all’insidia di grossi lucci , lucioperca , aspi e siluri e dedichiamoci finalmente ad uno spinning molto più rilassante , con la concreta possibilità tuttavia di realizzare ugualmente catture degne di nota . La fine del mese di agosto segna l’importante passaggio dall’estate all’autunno meteorologico e sono sufficienti alcuni forti temporali per abbassare di un paio di gradi la temperatura dell’acqua divenuta anossica per il gran caldo e riportare in piena attività tutto l’ecosistema – lago . In realtà siamo all’inizio del miglior periodo di tutto l’anno per praticare lo spinning e questa è un’occasione da non lasciarsi assolutamente scappare . Va precisato che il fatto di concedersi un’attrezzatura di tipo leggero non preclude affatto la concreta possibilità di effettuare catture di mole fuori programma e questo è dovuto principalmente all’estrema qualità dei materiali impiegati : personalmente affronto il periodo con una due sezioni classica lunga 2,40 mt di casa Rapture denominata Delsol con un range di potenza effettiva di 3/15 grammi corredata dal mulinello SX – 1, il modello di punta dell’Azienda parmense , taglia 2000 . L’uso del trecciato impone uno spessore non oltre 0,12 mm al quale connettere uno spezzone di fluorocarbon di spessore 0,26 mm. Con tale combo sono riuscito a portare a riva lucci di peso superiore ai cinque chilogrammi e sandre di quasi sette chilogrammi godendo di combattimenti assolutamente spettacolari ed estremamente appaganti ! La scelta dello spot dove svolgere la sessione è quasi obbligata dovendo scegliere i luoghi dove vi è presenza massiccia di massa stabulante , principalmente piccoli gardons e residue rarissime alborelle . Qui l’acqua presenta vicino alla riva una profondità di circa quattro metri mentre allontanandosi dalla battigia il fondale diminuisce notevolmente assumendo il profilo di un promontorio sommerso che fa calare la profondità fino a circa un metro e mezzo . Luogo questo ideale per la presenza contemporanea di lucci , persici reali e lucioperca che tuttavia , in questa calda stagione , raramente raggiungeranno taglie interessanti ; decido di iniziare a pescare a jigging con un’artificiale siliconico come il Power Shad di Rapture innescato su una jighead da cinque grammi . Scelgo la colorazione Chartreuse , una delle quattro disponibili nelle nuove confezioni Power Shad Set correttamente pre-innescati . Mi da subito il benvenuto un piccolo persico che attacca timidamente lo shad e dopo avergli ridato la libertà mi concentro su alcuni lanci effettuati nei pressi di strutture sommerse in legno : qui alla seconda “ passata “ avverto un attacco deciso e ferro prontamente assistendo alla plastica flessione della mia Delsol che con il più che discreto pesce allamato estrinseca tutte le sue poliedriche qualità . Breve combattimento e subito le foto di rito per poi mettere il pesce in acqua in una piccola ma capiente nassa ; i persici infatti , una volta liberati dissipano in breve tempo l’intero banco eludendo i nostri successivi tentativi di cattura e rendendo vani i nostri tentativi . Li libererò , se avrò la fortuna di catturarne ancora , tutti insieme alla fine della sessione . Cambio artificiale e collego al terminale in fluoro il BB Crank 05 DR sempre di Rapture nella colorazione Alqueva Craw ; questo simpatico piccolo crank mi da la possibilità di sondare alla perfezione i dislivelli del fondale e di stimolare l’aggressività dei predatori tigrati attratti anche dalla colorazione familiare che riporta alla livrea del gambero , crostaceo molto appetito dal percide . Al terzo lancio avverto il classico attacco del predatore e ferro prontamente facendo emergere dalle profondità lacustri un coloratissimo persico rimasto vittima dell’ancora di coda del crank ; lo libero dall’armatura e scatto qualche foto , poi lo ripongo nella nassa . Decido quindi di utilizzare un minnow dall’assetto affondante e di notevole peso ( 24,5 grammi ) come il Shore Rush nella colorazione Zebra Glow di Rapture . Questo artificiale mi consente lanci lunghissimi e la possibilità di sondare alla perfezione i grandi fondali ; dirigo il lancio sulla mia destra dove vedo movimenti in superficie di attività predatorie di persici di modeste dimensioni . Faccio affondare l’artificiale ed inizio un recupero jerkato ; la Delsol soffre un po’ per il peso del minnow eccessivo ( oltre 10 grammi il suo valore massimale effettivo ! ) , ma con una buona dose di perizia e di esperienza , riesco a fargli compiere movimenti adescanti ugualmente , prova ne è che dopo alcuni lanci a vuoto , finalmente ricevo la classica frustata in canna del grosso persico e sono costretto ad allentare la frizione del mio SX -1 per assecondare le sfuriate del pesce e per non compromettere l’esito del combattimento . Tutto fila liscio e trascino il grosso pesce sulla battigia alla mia destra per poi afferrarlo per le foto , dopo le quali anch’esso finisce nella nassa . Torno ad innescare il Power Shad Chartreuse montato su testina da cinque grammi e rilancio in zona strutture sommerse : lo shad non fa in tempo a toccare il fondo che il predatore attacca . Anche questo quarto persico è di buone dimensioni e combatte strenuamente per riconquistare l’agognata libertà , ma la rassicurante armatura della jighead non gli da scampo , ponendo fine anche a questo entusiasmante combattimento . In questo caravanserraglio di diversi artificiali utilizzati non può mancare il classico minnow ad assetto affondante come il Trouter di Rapture con livrea Rocked Shad : lo collego al moschettone e lo proietto più lontano che posso , gli permetto di raggiungere il fondo ed inizio un recupero “ sbacchettato “ ad evidenziare il ventre chiaro , richiamo irresistibile per i grossi persici reali . All’ennesimo recupero avverto in canna un arresto brutale e porto una ferrata altrettanto robusta : la Delsol si incurva fino alla schiena e , tra me e me , penso che se dovesse trattarsi di un persico sarebbe di dimensioni inconsuete . Ben presto però il comportamento del pesce mi fa capire trattarsi di un luccio di piccole dimensioni che non ha saputo resistere alle movenze del mio minnow . Non posso issarlo all’asciutto di peso e sono costretto a spostarmi sulla destra verso un piccola rientranza di sassi posti al livello dell’acqua : lo afferro con la sicura presa opercolare e lo libero dalle armature del Trouter , qualche foto anche del rilascio e sono pronto a voltare pagina . Il luccio lo libero subito in acque aperte senza metterlo nella nassa . Voglio sperimentare e così , profittando dell’attività predatoria frenetica dei pesci , decido di utilizzare un artificiale composito sempre di casa Rapture : si tratta dell’Asp Spin’n’Jig nella colorazione Fire Tiger , progettato espressamente per la cattura di grossi aspi ma estremamente efficace anche con altre categorie di predatori . Il corpo pesante in piombo trascina velocemente l’insidia sul fondo e l’elemento di attrazione visiva , la pala , esplica la sua azione catturante negli strati profondi della colonna d’acqua . Anche questo artificiale lavora a meraviglia e dopo qualche lancio mi regala il quinto persico reale , questa volta di minori dimensioni rispetto ai precedenti , ma ugualmente gradito dal sottoscritto . Appurata l’efficacia di questa ulteriore lure , ritorno all’utilizzo del Trouter ed inizio ad effettuare una serie di lanci a raggera cercando di mantenere l’insidia a stretto contatto del fondo ; qualche lancio e subito il Trouter “ incoccia “ in qualcosa di estremamente vivo : si tratta di un altro luccetto che lo ha attaccato famelicamente ed ora fa di tutto , comprese evoluzioni aeree , per liberarsi da quel “ coso “. Ridiscendo a livello dell’acqua , lo libero dalle ancorine con l’ausilio di una pinza a becchi lunghi , lo fotografo ed infine lo rilascio nel suo lago . La luce nel frattempo sta abbandonando la scena ed il crepuscolo si sta impadronendo dell’ambiente , stemperando i profili di tutto ciò che mi circonda ; se possibile , questa condizione ambientale incrementa ulteriormente la possibilità di catturare pesci . Cerco di sfruttare il fugace momento e ritorno al mio silicone di colore verde per ispezionare il fondale nei pressi dei pali di attracco del battello ; il sesto persico di generose dimensioni attacca il mio shad che quasi è buio e sono costretto a fotografare il pesce con l’ausilio del flash , provvidenziale in queste situazioni . Libero il pesce dall’amo singolo e lo depongo all’interno della nassa che va assumendo dimensioni interessanti ; ho a disposizione ancora una manciata di minuti prima che le tenebre si impadroniscano della scena e , dopo essere tornato al mio Trouter nella colorazione Rocked Shad , effettuo ancora qualche lancio verso il largo dove percepisco gli sciacquii di fragorose cacciate a galla portate probabilmente da grossi persici e corpulenti cavedani . Opto per non lasciare affondare il minnow e lo recupero appena sotto la superficie dell’acqua : il settimo persico non si fa attendere ed anche questo pesce sono costretto a fotografarlo nella più completa oscurità ma con la provvidenziale luce del flash . Mi fermo ad ammirare , con l’aiuto della fioca luce di un lampione , il contenuto della nassa prima di ridare la libertà a tutti i persici e per questo essere preso per un pazzo da alcuni ragazzi fermatisi ad ammirare la scena . Sette persici di buone dimensioni e due luccetti in poco meno di tre ore di pesca possono considerarsi un più che onorevole bottino e la soddisfazione è maggiore pensando che le catture sono state effettuate utilizzando svariate tipologie di artificiali Rapture uniti però dalla costante rappresentata dalla grande resa ed affidabilità degli stessi : ad avvalorare una mia antica tesi secondo la quale quando i pesci ci sono e risultano attivi , con l’aiuto di una buona attrezzatura e con un approccio corretto è sempre possibile venirne a capo . Il piacere poi di avvalersi di materiali idonei amplifica il divertimento accrescendo le proprie cognizioni sui comportamenti e le abitudini dei nostri avversari .
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