Di Leonardo Belmonti pubblicato il 28/09/06
Le sensazioni che sento quando preparo le attrezzature, la scelta delle pasture e delle esche sono sempre nuove ed è come se ogni viaggio verso la valle del Rosenthal sia sempre diverso, unico.
Certo non potrò mai scordare la prima volta che vidi la Drava, fiume imponente con una portata d’acqua per me mai affrontata e mi chiesi come potevamo io e mio padre pescarci e soprattutto come prendere pesci? Sul sito di Adriano spiccavano report di pescatori con pesci incredibili: Barbi enormi, Carpe da record e poi quei buffi Nasen e le splendide Breme e poi ancora Cavedani Trote temoli Lucci Tinche, in parole povere un vero e proprio PARADISO PERDUTO. Sensazioni!
E più mi avvicino e più l’eccitazione e la smania crescono in me, mille domande frullano nella testa: come sarà il fiume? Avranno terminato i pesci il loro periodo di riproduzione? Che tempo troveremo? Già il tempo…l’anno scorso non avemmo molta fortuna, una serie di temporali ci tenne lontano dalla Drava 3 giorni ma Adriano non ha solo riserve di pesca sul fiume ma anche in laghi e risorgive per cui ripiegammo su Kuker Au detto il “lago delle tinche”: uno spettacolo perché non avevo preso mai questo stupendo pesce.
Ma ecco sono in Austria, l’uscita è quella di S. Niklas, Frog è la meta del nostro viaggio, ci siamo ecco l’albergo ed ecco Adriano accoglierci e poi i ragazzi sempre indaffarati e infine la signora Erika… baci abbracci grandi feste soprattutto per me e la sensazione che sarà ancora una volta una vacanza “SPECIALE” ed “unica” diventa certezza. Per la nostra tecnica di pesca IL LEDGERING avevamo preparato tutto nei minimi particolari dalle attrezzature nuove di zecca con mulinelli finalmente all’altezza della situazione alle esche e pasture varie pazientemente preparate!!!
Rispetto allo scorso anno eravamo senza dubbio più preparati, ma l’assenza dei nostri amici Nando e Luca, che hanno dovuto dare forfait all’ultimo, mi aveva tolto molte certezze di fare ottime catture; sono bastati però pochi minuti il tempo di arrivare sul fiume, montare e… dopo pochi lanci i primi pesci entravano nel retino e tutti i dubbi spazzati via come nebbia al sole.Per un fiume come la Drava con una forte corrente non siamo andati tanto per ilsottile ed abbiamo usato monofili mai inferiori allo 0,30 in bobina e 0,20 come finali e con pasturatori dai 20 ai 60 grammi volutamente sottodimensionati aperti “a tazza” e method carp feeder per presentare esca e pastura nel modo più appropriato; gli sbalzi di livello creati dalle numerose dighe che regolano il corso della Drava all’inizio ci hanno dato qualche problema ma ben presto siamo entrati in “sintonia” con il fiume e le catture sono continuate in modo impressionante per tutti i giorni.
Il problema più grosso che abbiamo dovuto affrontare era quello del tremendo caldo che ha portato la temperatura fino ai 35-37 gradi dandoci non pochi problemi nella pesca, fortunatamente riposte canne e tutto il resto si tornava in albergo e via di corsa un tuffo nella piscina dell’albergo assieme a Francesco, Alberto e Chiara una bella morettina emiliana. Da Adriano ho avuto il piacere di conoscere persone nuove come Stefano Montone giornalista, fotografo e reporter di pesca; Luciano Cerchi e sua moglie Gianna Moi giornalisti fotografi e grandi pescatori di spinning, il loro nipote Michele che ha apprezzato non poco la tecnica del ledgering, Loris e signora, Alberto e Gianni Scuffia delle Marche e di ritrovare vecchi amici come Mario della Puglia.
Nonostante il tremendo caldo siamo andati a pescare in posti per noi nuovi sulla Drava come sotto la diga di Ferlach: ragazzi che avventura! per poter pescare abbiamo fatto come Indiana Jones: passare attraverso la diga e poi scendere giù per una stretta scalinata di tronchi a picco sul fiume con tutta la nostra attrezzatura!! Chi c’è stato lo sa bene per gli altri non resta che provare perché è un’emozione unica! Molto bella è stata anche la mattina quando assieme a Francesco ed Adriano sono andato a ripopolare i torrenti per la pesca a spinning e a mosca di trote, immettere in acqua quei stupendi pesci anche di oltre 4-5 kg è stato meraviglioso. Ma come sempre tutto ha una fine e anche questa stupenda vacanza finisce ma la sensazione di non essere solo di passaggio qua da questa stupenda gente, in questi meravigliosi posti è ormai una certezza. Adriano, Erika, Francesco, Alberto grazie di tutto un bacio ed un abbraccio a presto il vostro Leonardo Belmonti
Per info visitare il sito www.trophyclub.it
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