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Un pomeriggio in compagnia

Di Riccardo Dominici - Foto di O. Dominici pubblicato il 04/01/07

Domenica 29 Ottobre, è una bellissima giornata di sole, la temperatura è sui sette gradi, ma al sole si sta benissimo, io e mio padre decidiamo di fare un’uscita di pesca.
Detto fatto: la mattina a giocare la partita di calcio e il pomeriggio a pescare. Poi però, pensandoci un po’ su prendo l’iniziativa ed invito il mio amico Paolo, compagno di classe e di squadra, oltre che bravo pescatore ad unirsi a noi. Durante l’estate ho avuto l’ occasione di pescare con lui quasi ogni giorno.
Alle 2 del pomeriggio Paolo si presenta a casa mia con tutto l’occorrente per una pescata con il galleggiante, io prendo la mia attrezzatura, ma mi porto dietro anche la canna di spinning, perché non si sa mai. Carichiamo tutta l’attrezzatura in macchina e ci avviamo per la meta, le sponde di un bellissimo lago morenico non molto lontano da casa mia.
Dopo una decina di minuti di macchina siamo arrivati, approntiamo il tutto e dopo pochi minuti siamo ambedue in pesca, alla ricerca di scardole e di qualche piccola carpa. Pasturiamo leggermente ma il tempo passa senza risultati apprezzabili, così dopo una mezzora decido di aprire la canna da spinning, innesco un bel grub e faccio un paio di lanci sotto riva alla ricerca dei bass, che abbondano in questo lago. Appena arrivati avevo notato un bel gruppo di piccoli blak-bass sotto riva.
Seguendo un insegnamento datomi dal mio amico Giacomino che dice, “dove ci sono i piccoli bass non ci sono i grandi bass!” Provo a lanciare “lungo” e dopo la caduta in acqua del grub attendo qualche secondo prima di iniziare il lento recupero, improvvisamente sento una mangiata, ferro energicamente e dopo alcuni secondi un bass è a riva, non è grande sarà sui quattro etti, ma io sono contento lo stesso. Dopo le foto di rito il bass viene subito rilasciato.
POL Junior Tecniche di pescaNel frattempo Paolo, vista la mia cattura, forse perché stufo di catturare scardole o forse per non dimostrarsi meno bravo di me, innesca sull’amo una camola del miele e inizia la sarabanda delle catture dei piccoli bass, lui è veramente bravo ferra con immediatezza per non permettere loro di inghiottire l’esca e così tutti i bass vengono allamati lateralmente. Io decido di fare ancora un paio di lanci col grub per dimostrare a Paolo che il mio bass non era frutto del caso e dopo una decina di lanci, un altro bass è catturato, più o meno delle stesse dimensioni del primo.
Da buon rompiscatole, lo prendo in giro chiamandolo pescatore di pesciolini e lui naturalmente si arrabbia. Ma è anche questo lo spirito che bisogna avere quando si va a pesca in compagnia. Ormai, dopo la cattura di questi due bass decido che, almeno per quel giorno, di continuare con lo spinning, lasciando la bolognese a mio padre. Carico in spalla la borsa con i vermoni e decido di fare un giretto lungo la riva del lago alla ricerca di qualche altra cattura.
Dalla riva, in questo lago, non è facile pescare perché è molto infrascato ed anche perché il livello dell’acqua è molto basso a causa dell’imperante siccità, ma non demordo ed al primo buco praticabile che incrocio decido di provare, subito, dopo il primo lancio catturo un altro bass, ma la taglia non aumenta.
Percorrendo un piccolo sentiero, arrivo ad un grosso albero caduto e decido, anche se con difficoltà, di fare un paio di lanci.
Quasi tutta la chioma dell’albero fuoriesce dall’acqua e ciò mi impedisce di far scendere il vermone a sondare i livelli più bassi del piano d’acqua, e cosi mi vedo costretto a fare un recupero a galla, creando così una piccola scia d’ acqua. Inaspettatamente con mia immensa sorpresa, sto per assistere ad uno spettacolo unico, vedo un’enorme bocca uscire dall’acqua che insegue ed inghiotte il mio vermone. Sono talmente attonito e stupito da ciò che sta accadendo sotto i miei occhi che, quando realizzo e ferro è troppo tardi. Dalla grandezza della bocca il bass poteva avere un paio di chili.POL Junior Tecniche di pesca
Un pesce magnifico che, purtroppo mi sono fatto scappare. Sono pieno di rabbia, ma non posso prendermela con nessuno perché la colpa è solamente mia. Dopo la mancata cattura decido di ritentare, ma inutilmente la fortuna non mi è amica, decido così di cambiare postazione, e nel frattempo Paolo, mi chiama dicendomi di aspettarlo.
Dopo pochi minuti Paolo arriva vicino a me con la canna da passata e le camole. Dopo un' occhiata Paolo capisce subito che la postazione dove mi è sfuggito il bass non è adeguata per la sua pesca e cosi, chiude la sua canna e mi segue alla ricerca di un’altra postazione. Intanto il sole sta tramontando e vedo mio padre che sta riponendo l’attrezzatura in macchina, così decidiamo di raggiungerlo.
È stato un pomeriggio fantastico e divertente, io ho catturato tre bass a spinning di taglia discreta, almeno per me, Paolo con la sua bolognese una quarantina di piccoli bass senza rovinarne nessuno, ma soprattutto ci siamo divertiti a prenderci per i fondelli e siamo riusciti a strappare a mio padre la promessa che il primo novembre ci avrebbe di nuovo accompagnato portandosi dietro il mio gommone, ma questa è un’altra storia.


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