Di Roberto Ripamonti pubblicato il 06/08/14
parte uno di due
Mi mancava da alcuni anni una esperienza forte in acqua interna, magari a cercare lucci enormi e l'idea era partita da Sergio Ciarrocca che mi aveva raccontato di Yellowknife in Canada. Sin dal primo istante avevo detto di si, avrei fatto quel viaggio.
Ne avevo sentito parlare tanto, avevo visto filmati e mi era tornato in mente che forse era arrivato il momento di ritirare fuori quelle immense scatole di artificiali che occupavano spazio nel mio boxe che non usavo da almeno 8-9 anni. Jerk storici come il Runt, Mega Mouse oppure i miei cari mulinelli.... i miei magnifici rotanti da spinning, superbi nel loro design tradizionale vintage senza mai essere passato di moda.
Giugno, il mese scelto perché il ghiaccio di cui si ricopre il lago per 8 mesi l'anno é sparito i lucci sono usciti dalla frega e la situazione é perfetta. Lucci,zanzare, forse qualche walleye ed una esperienza stupenda da vivere.
Il volo era stato lungo ma era trascorso leggendo, sognando, pensando alle cose da fare una volta sul luogo. Ottimi compagni di viaggio con me, entusiasti e forse quasi intimoriti dall'essere stati colti dalla passione per il pike anche guardando i miei vecchi dvd in Galles con Dave Kelbrick e a Cá del Lago con Foroni e Perin.
Scopro con grande piacere che quei dvd li hanno visti in tanti, proprio in tanti e mi rendo conto che la mia piccola notorietá nasce proprio da quel progetto di dvd che smisi di fare circa 5 anni fa.
Dopo una dozzina di ore di volo, arriviamo a Toronto e ci prepariamo per l'ultimo salto verso il cuore del Canada, Calgary il posto dove alloggeremo e dove andremo a visitare il Bass Pro Shop
L'ultimo balzo era stato da Calgary nel cuore del Canada. Forse qualcuno ricorda questa cittá perché in quelle Olimpiadi invernali il nostro Tomba vinse tutto.
La visita al BassPro forse non é più un evento per me che sono negli USA molte volte l'anno ma, lo é certamente per i miei nuovi amici che si lasciano travolgere entusiasti da questi paradisi della pesca nei quali é impossibile non perdersi e non vuotare la carta di credito. Se si pensa che il solo settore degli ami é più grande della maggioranza dei negozi di pesca italiani ci si rende conto delle migliaia di metri di prodotti perfettamente esposti in un ambiente meravigliosamente curato in ogni dettaglio, dai prodotti all'immenso acquario che contiene pesci record di ogni tipo.
Acquisto piccole cose mirate ai Northern Pike, si insomma, i lucci e in seconda battuta alle trote di lago e magari, ai walleye e agli inconnu......i parenti canadesi dei perca e degli aspio.
Più piccoli dei nostri, i primi mentre gli Inconnu qui arrivano ai 25 kg!
Con me anche la mia canna da mosca, oramai quello é il mio futuro con buona pace per chi vorrebbe solo farmi filmare di carpe o di spiaggia. La pratico da 30 anni ed ora é arrivato il momento di tirare fuori che qualche cosa ho capito tra code di topo e streamer. Tutto sommato sono due anni che non faccio quasi altro.
Avrei pescato con jerk, slider, topwater, diver una moltitudine di definizioni di artificiali in un posto dove una lattina di Coca con un amo rischia di essere attaccata come tocca l'acqua..Questa comunque la mia speranza visto che puntavo a mettermi in braccio qualche 115 e magari un 120 usando il gergo dei pike angler.
Un piccolo aereo Regional dell'Air Canada e dopo poco meno di due ore mi trovo a destinazione; Yellowknife nei Territori del Nord Ovest ovvero al 63^ parallelo Nord dove il ghiaccio comanda per 9 mesi. Sono con Sergio Ciarrocca "Pike On" televisivo e Stefano Vallongo "Pike Pride" in Irlanda e il nostro obbiettivo é quello di girare filmati per le nostre idee televisive
Un lago immenso a dir poco, un Garda, un Maggiore moltiplicati per venti tanto da sembrare dei piccoli stagni al cospetto del Great Slave Lake il Grande Lago degli Schiavi che ha solo un rivale in zona, anche se ancora più a Nord; il Great Bear Lake.
Qui siamo al Circolo Polare Artico e questa sarà la prossima meta da sogno.
Immenso il Canada, solo la Siberia regala quell'impressione di assoluta grandezza in cui ci si perde ed in cui é impossibile avere anche solo una idea dei luoghi in cui pescare. Credo che in un lago del genere, in cui le solo isolette di roccia e le anse sono migliaia e formano un labirinto in cui ci si perde in un istante, esistano una infinità di luoghi in cui i pesci non hanno mai ricevuto un'esca e un amo oppure, visto una barca.
Partiamo con l'idea di cercare i northern pike, quelli "over 100 cm" per intenderci ma anche,di provare decine di esche e fare esperienza con coda di topo e streamer. Qui il gioco si fa affascinante perché non ho mai pescato lucci a mosca e sono felice di poter vedere quanto e come funziona rispetto al più tradizionale spinning. Abbiamo un settimana davanti e vivremo in una piccola baita, senza corrente elettrica, senza acqua corrente, senza nessun comfort fatta eccezione per una cucina in una baita vicina in cui stiveremo le nostre vivande. Ci saremo noi, alcuni castori che hanno costruito le loro case nei paraggi, un paio di aquile che ci controllano da vicino e la possibilità che qualche orso ci venga a visitare.
Il paesaggio é affascinante con una natura incontaminata e un lago ricco di pericolose insidie poiché ogni tanto troviamo rocce affioranti che rendono la navigazione non facile. La paghiamo sin dal primo trasferimento, rompendo una pala dell'elica per un contatto con qualche oggetto sommerso...magari un luccio?
Questa purtroppo sarà la nota (unica) dolente di tutto il viaggio,;mappe ben poco dettagliate, nessun gps per non perdersi, una certa approssimazione nella manutenzione e nelle dotazioni di bordo di queste canadian in alluminio, motori vecchi e un conto presentato alla fine del viaggio da un disonesto gestore del lodge ( poi riportato sulla buona strada dall'ottimo Vallongo) che sfiorava il ridicolo.
Il tizio, un certo Carlos non mi era piaciuto dall'inizio quando mi aveva fatto notare che la sua camicia da pesca costava 200 dollari....avevo pensato che la stessa l'avrei trovata a 20 al BassPro per cui, quando ci presenta un conto di 4500 dollari per riparare un Mariner 40 hp del 1997 ( forse tutto ne vale 700) ho voglia di chiamare le..... Giubbe Rosse per farlo internare.
Siamo in Canada d'altronde.
Detto questo, torna il sorriso se si pensa al primo spostamento verso una piccola baia in cui, in mezzo metro d'acqua,vediamo decine di lucci ti tutte le taglie.
to be continued... tra 15 giorni
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